Il vescovo di Pinerolo Derio Olivero domenica 17 marzo 2024 nel Duomo di Pinerolo presiede la messa in occasione della festa di San Giuseppe; in programma la benedizione dei papà.
Una benedizione per tutti i papà
«La domanda di padre non è più domanda di modelli ideali, di dogmi, di eroi leggendari e invincibili, di gerarchie immodificabili, di un’autorità meramente repressiva e disciplinare, ma di atti, di scelte, di passioni capaci di testimoniare, appunto, come si possa stare in questo mondo con desiderio e, al tempo stesso, con responsabilità». Queste parole dello psicoanalista Massimo Recalcati ricordano quanto sia impegnativo oggi essere padri. Anche la Chiesa ne è consapevole e per questo motivo attiva percorsi di accompagnamento e momenti celebrativi specifici, come la “benedizione dei papà”, in programma domenica 17 marzo alle ore 18 nel Duomo di Pinerolo.
La Chiesa vicina a tutti i padri
«Il messaggio della celebrazione è duplice – spiega il vescovo Derio -. Da un lato, esprime la vicinanza della Chiesa ai papà, riconoscendo la fatica affascinante e difficile dell’essere genitori e la disponibilità ad essere d’aiuto. Dall’altro lato, si sottolinea l’importanza di invocare la benedizione e la vicinanza di Dio».
Il rito nella messa della domenica
Novità di quest’anno: il rito inserito nella messa domenicale, a causa di un impegno del vescovo a Roma il giorno di San Giuseppe. «Normalmente – riprende monsignor Derio – questo tipo di benedizioni vengono impartite in occasioni speciali, come per gli innamorati o le mamme, ma questa volta sarà integrata nella messa. Come già abbiamo fatto l’anno scorso ricorderemo in modo particolare i papà separati, evidenziando la maggiore difficoltà che possono affrontare. È importante che la comunità cristiana accolga e mostri vicinanza a questi papà, evitando i giudizi e l’isolamento».
La voce dell’Ufficio Pastorale famigliare
Questa attenzione è rimarcata anche dai coniugi Laura Pizzi e Cristiano Tuninetti, referenti dell’Ufficio diocesano per la pastorale famigliare: «nel nostro pensiero ci sono tutti i padri, anche i papà che non vivono accanto ai loro figli a causa di separazioni, divorzi o per motivi di lavoro che li portano lontano per molto tempo. Anche i papà che non ci sono più e di cui si sente tanto la mancanza». E aggiungono: «Quello del papà è un ruolo sempre più impegnativo nella società di oggi. Come pastorale familiare, in collaborazione con la pastorale catechistica, invitiamo le parrocchie a pensare e creare momenti di crescita e condivisione per le famiglie, per le mamme, per i papà con bimbi di età compresa tra gli 0 – 6 anni e bambini e ragazzi in crescita. È prezioso camminare insieme, creare spazi di condivisione e confronto, ci rende comunità e ci aiuta a migliorarci nel nostro ruolo, a sentire che quella fatica che sembra solo la tua, o quella preoccupazione che sembra solo la tua, in realtà la vivono anche altri padri».
Affidare a Dio tutti i papà
«Il senso di questa benedizione – concludono Laura e Cristiano – è anche quello di affidare tutti i papà al Signore e a San Giuseppe affinché nei momenti di fatica, di preoccupazione, ma anche di gioia sentano vicini il Signore che li guida e che suggerisce loro le parole, le azioni, i gesti di quello che è l’amore più grande di cui Lui stesso ci ha dato esempio: dare la propria vita per ognuno dei propri figli, mettersi a servizio, farsi loro prossimi, accoglierli, ascoltarli, insegnare loro, farsi da parte e lasciarli liberi di scegliere».