Uno schema semplice: tre brani tratti dal vangelo di Luca, tre decine del rosario, un saluto del vescovo e una testimonianza. Nella chiesa Spirito Santo di Pinerolo mercoledì 23 giugno un nutrito gruppo di fedeli ha risposto all’invito della sezione pinerolese del CAV per un momento di riflessione e preghiera sul tema della vita. Ad animare l’assemblea il coro diocesano “Vita che Canta“, diretto dal maestro Mauro Goia, alla sua prima uscita pubblica dopo la pandemia.
La presidente del CAV, Cristiana Pasetto, in apertura, ha illustrato le attività del centro e la difficoltà di incontrare le donne con gravidanze problematiche a causa della sempre maggiore diffusione di farmaci che accelerano e banalizzano la pratica dell’aborto volontario.
Il vescovo Derio ha ricordato il suo incontro con due madri che, il giorno prima di recarsi in ospedale per l’aborto, andarono a parlare con lui. «Entrambe hanno deciso di non interrompere la gravidanza ed oggi quei bambini sono dei giovani che studiano all’università».
Toccante la testimonianza di Francesca e Samuele, una coppia di Savigliano che ha scelto di far nascere la loro terza figlia pur affetta da gravi patologie: «abbiamo avuto il tempo di guardarla negli occhi e l’abbiamo chiamata Lucia, perché per noi era una luce».
I brani biblici (l’annunciazione, la guarigione del cieco di Gerico e la resurrezione di Gesù), brevemente e incisivamente commentati dal parroco don Massimo Lovera, hanno scandito il ritmo di una serata intensa e coinvolgente.
Fotogallery completa sul sito di Vita diocesana Pinerolese.